Ecumenico
La parola greca oikoumenikós è entrata nel tardo latino come oecumenĭcus, che a sua volta è entrato nella nostra lingua come ecumenico. Questo termine è usato per descrivere ciò che è universale o comprende il mondo intero.
La nozione è spesso associata a ciò che è proprio dell'ecumenismo, il movimento per l'unione delle chiese cristiane. Il concilio ecumenico, in questo quadro, è la riunione che riunisce i vescovi di tutti gli stati del cristianesimo.
A causa di vari scismi, il cristianesimo è stato diviso in più confessioni nel corso della storia. Il movimento ecumenico mira a ristabilire l'unità, mettendo da parte le differenze nelle pratiche e nelle dottrine dei diversi gruppi.
L'ecumenismo non va confuso con il dialogo interreligioso. La tendenza ecumenica mira a riunire il cattolicesimo, la chiesa ortodossa e tutti gli altri filoni del cristianesimo. Il dialogo interreligioso, invece, cerca un avvicinamento e un lavoro comune tra diverse religioni (cattolicesimo, ebraismo, islam, ecc.).
È importante ricordare che, al di là del religioso, il concetto di ecumenico può riferirsi al globale o integrale. Questo significato, infatti, appare nella definizione data dalla Reale Accademia Spagnola (RAE) nel suo dizionario.
Per esempio: "I Giochi Olimpici sono un evento ecumenico che riunisce migliaia di persone di molti paesi ed è seguito in televisione e su Internet da persone di tutti i continenti", "La difesa dei diritti umani richiede uno sforzo ecumenico che trascende le frontiere", "Per le sue scoperte, lo scienziato peruviano è stato invitato a partecipare all'evento ecumenico che avrà luogo in Svizzera".