Fenomenologia
Il concetto di fenomenologia ha diversi usi nel campo della filosofia. Il primo significato citato dalla Reale Accademia Spagnola (RAE) nel suo dizionario allude alla teoria dei fenomeni.
Un fenomeno, in questo quadro, è ciò che un soggetto percepisce e che quindi appare nella sua coscienza. La fenomenologia è intesa come l'instaurazione di relazioni tra varie osservazioni empiriche che permettono di generare una conoscenza in sintonia con una teoria.
La fenomenologia, in questo caso, è a metà strada tra le teorie e gli esperimenti. Non deriva direttamente dalle teorie, anche se è coerente con esse, e ha un livello di astrazione più alto degli esperimenti.
La fenomenologia, invece, è un metodo ideato dal tedesco Edmund Husserl per accedere all'essenza degli enti descrivendoli. Per Husserl, descrivendo ciò che è disponibile attraverso l'intuizione, è possibile cogliere la sua essenza, che va oltre la propria coscienza.
La fenomenologia di Husserl, conosciuta come fenomenologia trascendentale, cerca di esporre come la realtà si presenta nella soggettività delle persone. Per questo mira a scoprire e dettagliare quali sono le sue strutture essenziali.
La nozione di fenomenologia appare anche nell'opera di un altro filosofo tedesco: Friedrich Hegel. Secondo Hegel, la fenomenologia è la dialettica spirituale che permette di raggiungere la conoscenza assoluta a partire dalla conoscenza sensibile.
Questa fenomenologia presuppone che, conoscendo i fenomeni in pienezza, si possa costruire una coscienza della verità assoluta. Infatti, Hegel ha presentato i fondamenti dell'idealismo assoluto in un'opera intitolata "Fenomenologia dello spirito".