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Diritto pubblico

Il diritto pubblico è il ramo del diritto che ha l'obiettivo di regolare i legami che si stabiliscono tra gli individui e gli enti privati con gli organismi legati al potere pubblico, a condizione che questi agiscano sotto i loro legittimi poteri pubblici e sulla base di ciò che la legge stabilisce.

In altre parole, il diritto pubblico può essere presentato come il sistema giuridico che regola i rapporti di subordinazione e sovraordinazione tra lo Stato e i privati. Nel caso dei legami tra organi dello Stato, le relazioni possono essere di subordinazione, sovraordinazione o coordinamento.

È importante tenere presente che, in pratica, non ci sono divisioni nette tra i diversi rami del diritto, ma che sono tutti interconnessi. In ogni caso, è possibile stabilire diverse differenze tra il diritto pubblico e il diritto privato.

Le differenze tra il diritto pubblico e il diritto privato non sono una questione che è stata dibattuta solo nella nostra epoca, ma è presente nella sfera giudiziaria da molto tempo. Così, per esempio, sappiamo che già durante l'Illuminismo, nel XVIII secolo, fu stabilita una chiara separazione tra di loro, mentre il Diritto al Lavoro veniva promosso in occasione dello sviluppo della Rivoluzione Industriale.

Nel XIX secolo, questa chiara separazione fu anche continuata. In questo caso particolare, vale la pena sottolineare il ruolo svolto dal giurista tedesco Rudolf von Ihering. Ciò che fece fu stabilire tre categorie chiaramente differenziate: il diritto pubblico, il cui oggetto di lavoro era la proprietà pubblica, il diritto privato, che si occupava di regolare la proprietà dei privati, e infine il diritto collettivo, che aveva come titolare l'intera comunità dei cittadini.

Contemporaneo a questo autore, troviamo anche un altro giurista tedesco chiamato Georg Jellinek, che fece un approccio che in una certa misura stabilisce la chiara differenziazione che abbiamo oggi tra i due tipi di diritto. Così, ha stabilito che ciò che li separa sono le relazioni che li governano: di disuguaglianza nel caso del diritto pubblico perché c'è un soggetto che agisce con potere, che sarebbe lo Stato, e di uguaglianza in materia di diritto privato perché entrambe le parti partecipanti sono sullo stesso piano.

Nel primo dei suddetti rami, le norme sono imperative; d'altra parte, nel diritto privato, le norme sono dispositive e agiscono quando non c'è un accordo precedente o un contratto tra le parti.

D'altra parte, la relazione più usuale nel diritto pubblico è una relazione di ineguaglianza (il potere pubblico è in una posizione sovrana, detta imperium), mentre, nel diritto privato, la relazione è di uguaglianza.

Infine, bisogna notare che, nel diritto pubblico, le norme perseguono il perseguimento di un interesse pubblico. Nel diritto privato, le regole tendono a favorire gli interessi privati degli individui.

La certezza del diritto nel diritto pubblico è data dal principio di legalità, che implica che l'esercizio dei poteri deve essere sostenuto da norme giuridiche determinate da un organo competente e dalle materie di sua competenza.

Di Zigrang

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