Criterio

Il termine criterio ha la sua origine in una parola greca che significa "giudicare". Il criterio è il giudizio o il discernimento di una persona. Per esempio: "Secondo me, l'arbitro avrebbe dovuto chiamare un fallo sul portiere", "Il giudizio artistico di queste opere controverse è messo in discussione da molte persone".

Criterio, dunque, è una sorta di condizione soggettiva che permette di fare una scelta. È, in breve, ciò che sostiene un giudizio di valore.

La stessa situazione può essere intesa in modi diversi a seconda del criterio. Se una madre schiaffeggia il figlio quando le disobbedisce, alcune persone saranno d'accordo e altre condanneranno l'azione. Secondo il criterio del primo gruppo, lo schiaffo è una punizione che serve da lezione e migliora il comportamento del bambino. Chi non è favorevole, invece, avrà un criterio diverso, ritenendo che la punizione fisica non sia mai positiva.

Un criterio è anche un requisito che deve essere rispettato per raggiungere un certo obiettivo o soddisfare un bisogno.

In questo senso, cioè a partire da questo significato, troviamo una grande varietà di criteri importanti. Così, per esempio, potremmo citare i cosiddetti criteri di stabilità. Possiamo stabilire che si riferiscono all'insieme di regole o leggi che un'imbarcazione deve rispettare rigorosamente per raggiungere la sicurezza necessaria per evitare che si rovesci. Questi includono i criteri di dinamica, ampiezza di equilibrio o altezza metacentrica.

D'altra parte, troviamo anche una serie di criteri importanti nel campo della fisica. Questi includono il cosiddetto criterio di Rayleigh e il criterio di Lawson, che si riferiscono rispettivamente alle linee spettrali e alla produzione di energia per fusione.

Un altro criterio importante è, per esempio, quello sviluppato nel campo delle telecomunicazioni, chiamato criterio di Nyquist. Fu nel 1928 che il criterio di Nyquist fu stabilito per la prima volta e lo svedese Harry Nyquist fu responsabile di questo lavoro. In particolare, possiamo stabilire che il suddetto teorema riguarda le azioni di campionamento.

Oltre ai settori citati, ci sono anche diversi criteri importanti e molto importanti in altri settori del campo scientifico. Così, per esempio, nel campo della matematica c'è il criterio di condensazione di Cauchy, il criterio di Leibniz o il criterio di sandwich. In statistica, c'è anche un altro criterio altrettanto rilevante, il criterio di Chauvenet.

I criteri di testualità indicano le regole che devono essere soddisfatte per considerare che un insieme di frasi costituisce un testo. Questi criteri sono accettabilità, coesione, coerenza, informatività, intenzionalità, intertestualità e situazionalità. Ciò significa che se diverse frasi o paragrafi appaiono nello stesso contesto e soddisfano questi criteri, il contenuto può essere considerato come un testo. Altrimenti, possono essere parole o frasi isolate che mancano di significato come unità.