Estorsione
La nozione di estorsione deriva dal latino extorsio. È la pressione esercitata da un individuo su un altro per costringerlo ad agire in un certo modo e ottenere così un beneficio finanziario o di altro tipo.
L'estorsione può consistere in minacce, intimidazioni o aggressioni con lo scopo di piegare la volontà o il desiderio della vittima. È un crimine e, come tale, è punibile dalla legge.
Per le sue caratteristiche, l'estorsione è un reato pluri-criminale perché attacca più di un bene giuridico. Non colpisce solo la proprietà della vittima, ma anche la sua libertà e integrità fisica.
È possibile riconoscere diversi aspetti dell'estorsione. All'inizio, la vittima è intimidita e costretta ad agire in un modo che non è quello che vuole. Poi l'estorto, costretto dalla situazione, compie l'azione richiesta, e l'estorsore ne trae profitto.
Supponiamo che un uomo veda il suo vicino con un'amante. Volendo approfittare di questa scoperta, dice al vicino che, se non comincia a pagargli 1000 pesos al mese, racconterà a sua moglie dell'infedeltà. Questa pratica costituisce un'estorsione.
Negli ultimi anni, i casi di estorsione sessuale, chiamata anche sextortion, sono aumentati. Questo reato è commesso da una persona che ha in suo possesso foto o video di un'altra persona che è nuda o che compie un atto sessuale. In cambio della mancata diffusione del materiale su Internet, chiede denaro, concretizzando l'estorsione.
L'estorsione è una figura che rientra nel gruppo dei cosiddetti reati di sequestro, dato che non c'è un motivo di lucro, e anche nel gruppo dei reati di truffa, dato che è necessario che il soggetto passivo partecipi costantemente a un atto commerciale o giuridico, o che ometta di farlo. È anche corretto dire che l'estorsione è un crimine di minacce condizionate, perché l'affare legale si realizza dopo che il soggetto attivo esercita la coercizione sul passivo.
Qui entra in gioco il termine coercizione, che è molto usato in campo giuridico e forense, così come il ricatto, ed è per questo che è necessario sottolineare le similitudini e le differenze tra questi due e l'estorsione. In primo luogo, possiamo dire che tutti e tre sono inquadrati in una tipologia criminale che può portare condanne penali che vanno da uno a cinque anni di reclusione, se le autorità sono in grado di provarli.
Mentre questi tre crimini possono essere ugualmente intollerabili e dannosi per chi li subisce, ai fini legali ci sono chiare differenze tra loro. Nel caso della coercizione, un soggetto compie un atto volontariamente ma dopo essere stato intimidito da un altro, che di solito si traduce nel furto o nella rapina di beni (mobili o immobili) a terzi. È importante sottolineare che questa azione è considerata "volontaria" ma non è equivalente a un crimine pianificato e realizzato con totale libertà di decisione, poiché c'è una minaccia che la guida.
Per quanto riguarda il ricatto, è un processo realizzato da una persona per ottenere benefici minacciando un terzo di diffondere certe informazioni o di diffamarlo. Non è facile trovare chiare differenze tra i tre reati, anche se l'estorsione è l'unico che può essere plurale, mentre la coercizione è di solito diretta, e il ricatto è il meno violento dei due, dato che di solito si consuma semplicemente con le parole. Le autorità devono esaminare attentamente ogni caso per capire con quale di questi reati hanno a che fare.