Biomateriali
Secondo il dizionario della Reale Accademia Spagnola (RAE), un biomateriale è un materiale che l'organismo è in grado di tollerare. Questi materiali possono essere utilizzati per la costruzione di protesi o per altri scopi.
I biomateriali possono essere materiali biologici naturali, come il legno o la pelle, o altri elementi che hanno la capacità di essere integrati in un organismo vivente per svolgere determinate funzioni. Questo significa che i biomateriali possono far parte di un essere vivente, sia naturalmente che attraverso un qualche tipo di impianto.
Tuttavia, ci sono anche biomateriali di origine artificiale, come polimeri, ceramiche, metalli...
Nello specifico, questi tipi di biomateriali, prendendo in considerazione la loro natura, possono essere divisi in diversi gruppi:
-I biomateriali metallici sono quelli utilizzati per creare impianti e protesi che dovranno sostenere un carico pesante. Sono quindi ideali per elementi come le protesi d'anca. Questo gruppo comprende leghe di titanio, cromo e cobalto, tra gli altri.
- I biomateriali ceramici o bioceramici sono l'opposto dei precedenti. In altre parole, sono utilizzati per modellare protesi o impianti quando non è necessario che sopportino un carico elevato. Per questo motivo, sono ampiamente utilizzati negli impianti dentali e nella chirurgia ortopedica.
- Biomateriali polimerici. Questo terzo gruppo di biomateriali è quello che viene identificato perché viene utilizzato in molti campi diversi. Sono biomateriali molto versatili e possono essere trovati in impianti chirurgici così come in sistemi di rilascio di farmaci.
Quando un tessuto o un organo è danneggiato, può essere restaurato o sostituito con un biomateriale. Questi materiali possono assumere le funzioni dei tessuti e sono in grado di rimanere a contatto con i fluidi del corpo senza deteriorarsi.
I biomateriali possono essere utilizzati per fare arti artificiali, sviluppare articolazioni per gli arti, creare pacemaker o lenti, e produrre impianti dentali, per esempio. Ci sono casi, però, in cui la funzione svolta dall'organo o dal tessuto non può essere sostituita.
Un biomateriale deve essere biocompatibile (l'organismo deve accettarlo), avere stabilità chimica (senza degradarsi nel tempo), avere resistenza meccanica (per non rompersi) e mancanza di tossicità (per non danneggiare altre parti del corpo).
In aggiunta a tutto ciò, è necessario conoscere l'insieme dei requisiti che ogni biomateriale deve avere. Ci riferiamo a quanto segue:
-deve avere una densità e un peso adeguati.
-deve essere inerte.
-deve avere una resistenza meccanica adeguata.
-deve essere facile da fabbricare e produrre su larga scala.
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