Biomolecole
La prima cosa da sapere, prima di entrare completamente nello stabilire il significato del termine biomolecole, è la sua origine etimologica. In questo caso, possiamo dire che è il risultato della somma di due componenti chiaramente delimitati:
-Il sostantivo greco "bios", che può essere tradotto come "vita".
-La parola latina molecola. Questo è il risultato dell'unione del sostantivo "moli", che equivale a "massa", e del suffisso latino "-culum", che si usa per indicare "utensile o strumento".
Le biomolecole sono le molecole che costituiscono gli organismi viventi. Una molecola è la più piccola unità di una sostanza che mantiene le sue proprietà chimiche.
Ossigeno, idrogeno, carbonio, azoto, zolfo e fosforo sono i bioelementi più comuni (gli elementi chimici di cui un essere vivente ha bisogno per svilupparsi normalmente) nelle biomolecole. Questi elementi chimici permettono di stabilire legami covalenti e multipli, permettono agli atomi di carbonio di sviluppare scheletri tridimensionali e danno origine a molteplici gruppi funzionali.
Altri fatti interessanti sulle biomolecole sono i seguenti:
-Hanno avuto origine nella prima metà del XX secolo. Fu nel 1922 che lo scienziato russo Aleksandr I. Oparin pubblicò la sua teoria delle biomolecole. Oparin pubblicò la sua teoria sull'origine del mondo e anche delle prime biomolecole. Era un biologo e chimico che ha usato le sue conoscenze di geologia e anche di astronomia per sviluppare la sua ipotesi, che è stata un pilastro fondamentale della scienza.
- Se si tiene conto del grado di complessità della struttura delle biomolecole, ci sono quattro tipi diversi: intermedi metabolici, macromolecole, precursori e unità strutturali.
- Le funzioni delle biomolecole sono numerose e le rendono essenziali nella vita umana. Così, possono permettere il buon funzionamento degli organi dell'organismo, migliorare la difesa del corpo e fornirgli l'energia necessaria per la vita quotidiana.
Le biomolecole possono essere divise in organiche e inorganiche. Le biomolecole organiche hanno una struttura basata sul carbonio e sono sintetizzate da organismi viventi. Proteine, vitamine, carboidrati, lipidi e acidi nucleici sono biomolecole organiche.
Le biomolecole inorganiche, invece, sono presenti sia negli organismi viventi che negli elementi inerti necessari alla sussistenza. L'acqua (H2O) è un esempio di biomolecola inorganica.
Le biomolecole coinvolte nei processi vitali essenziali sono chiamate metaboliti primari. Ribosio, glucosio, vitamine del gruppo B e fruttosio sono tra i principali metaboliti primari.
I metaboliti secondari, invece, sono derivati da biomolecole che fanno parte dei metaboliti primari, svolgendo funzioni complementari a quelle essenziali. Questi includono alcaloidi, terpeni e polichetidi. I metaboliti secondari sono composti organici sintetizzati dall'organismo che non sono essenziali per lo sviluppo e la riproduzione.