Plenipotenziario
Prima di entrare pienamente nella definizione di plenipotenziario, è necessario determinare la sua origine etimologica. In questo senso, possiamo dire che deriva dal latino e che è composto da diverse parti di quella lingua:
- "Pleni", che deriva da "plenus" e può essere tradotto come "pieno".
- La particella "pot-", che viene ad indicare "potenza".
- Il suffisso "-nt-", che si usa per dare forma ai participi.
-Il suffisso "-ia", che si usa per indicare una qualità.
-Il suffisso "-ario", che si usa per stabilire la professione o l'occupazione di una persona.
L'aggettivo plenipotenziario si applica a un individuo che viene inviato dalle autorità di un paese in un'altra nazione, con l'intenzione di rappresentare e difendere gli interessi del suo paese.
Un ministro plenipotenziario è quindi conosciuto come un rappresentante di un paese che è accreditato in un altro stato nazionale per condurre vari negoziati e cercare accordi. Secondo il diritto internazionale, il ministro plenipotenziario ha un rango inferiore a quello dell'ambasciatore.
Il ministro plenipotenziario è un inviato secondario che di solito va all'estero per trattare eventi specifici o situazioni speciali. Le sue credenziali sono di solito presentate al capo di stato, ma una volta approvate passa a negoziare con i ministri.
Il concetto di ministro plenipotenziario viene dall'antichità, quando i diplomatici erano riconosciuti con il titolo di ministri. Poiché non c'era la possibilità di mantenere una comunicazione fluida con il loro paese e i viaggi richiedevano molto tempo, a questi ministri furono dati "pieni poteri" per condurre i negoziati e firmare qualsiasi accordo. Questa è l'origine dell'idea del ministro plenipotenziario. Quando le rappresentanze diplomatiche cominciarono a diventare fisse o permanenti, si installò la figura dell'ambasciatore, lasciando i ministri plenipotenziari relegati a missioni specifiche.
Questo significa che, attualmente, l'ambasciatore è responsabile di rappresentare gli interessi del suo paese all'estero, mentre il ministro plenipotenziario appare solo in casi speciali (come la necessità di negoziare un accordo di pace, per esempio).
In aggiunta a quanto sopra, dobbiamo stabilire che esiste anche la figura del rappresentante plenipotenziario. In Russia, questo è un funzionario pubblico che rappresenta il presidente del paese nei suoi vari angoli. Proprio per questo lavoro, è responsabile dello svolgimento di compiti come:
- Presentare le iniziative del presidente della Russia.
- Presentare regolarmente al presidente rapporti sul suo lavoro e sulla situazione del paese a livello politico, economico e sociale.
- Svolgere l'organizzazione del controllo dell'attuazione nel territorio in cui opera, che sono le decisioni degli organi federali.
In generale, queste sono le funzioni principali che la persona che occupa questa posizione, creata più o meno recentemente, deve svolgere. In particolare, è stato nell'anno 2000 che si è deciso di dargli forma per dare una svolta ai vecchi rappresentanti plenipotenziari esistenti.