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Output

Output è un concetto della lingua inglese che è stato incluso nel dizionario della Reale Accademia Spagnola (RAE). Questo termine è usato frequentemente nel campo dell'informatica per riferirsi ai dati risultanti da un processo.

Un output è costituito dalle informazioni emesse da un sistema informatico. Ciò significa che i dati in questione "lasciano" il sistema, sia in un formato digitale (un file video, una fotografia, ecc.) o anche in qualche forma materiale (un foglio stampato, un DVD).

Il processo di solito include, come primo passo, l'inserimento delle informazioni nel sistema. Questo può essere fatto usando una tastiera, un mouse, uno scanner o altri dispositivi che permettono di inserire dati nel computer. Una volta all'interno del sistema, le informazioni vengono manipolate ed elaborate fino a quando l'utente decide finalmente l'output. È allora che si genera l'uscita.

In base a questo significato dobbiamo dire che troviamo le periferiche di uscita, dette anche periferiche di uscita. Sono quei dispositivi che fungono da comunicazione tra il computer e l'utente. Quello che fanno è convertire i segnali elettrici in modo che possano essere capiti e compresi dalla persona in questione.

Specificamente, tra le periferiche più significative di questo tipo ci sono lo schermo del computer, la stampante, gli altoparlanti o anche il fax.

In campo macroeconomico, il concetto di output si riferisce ai prodotti e servizi generati nel quadro di un'economia. L'output, in questo senso, è il risultato di un processo produttivo.

C'è un modello sviluppato dall'economista premio Nobel Wassily Leontief che riflette le varie interazioni che esistono tra i diversi settori che compongono un'economia. Secondo questo modello di input-output, quando un'industria produce un output di beni, un'altra riceve questo output, generando l'input corrispondente.

La sua teoria, tuttavia, fu stabilita qualche tempo prima da un'altra importante figura dell'economia. Ci riferiamo al francese Francois Quesnay, che l'ha espresso in quello che chiamava il "tableau économique".

In economia c'è anche il cosiddetto output gap. Questo è il termine usato per riferirsi alla differenza tra il PIL potenziale e il PIL osservato. Ma per capire meglio questo termine, dobbiamo tenere presente cos'è l'uno e cos'è l'altro:
- Il PIL potenziale è il prodotto interno lordo che l'economia del paese può creare in un determinato periodo di tempo, tenendo conto di fattori come il volume di occupazione e il capitale installato.
- Il PIL osservato, invece, è l'insieme dei beni e servizi che vengono prodotti in un periodo di tempo in un paese, sia dai cittadini che dagli stranieri residenti in esso.

Di Sellma Costlow

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