Web 2.0 - Che cos'è, significato e concetto
Web 2.0 è un concetto coniato nel 2003 e si riferisce al fenomeno sociale nato dallo sviluppo di varie applicazioni Internet. Il termine fa una distinzione tra i primi tempi del Web (dove l'utente era essenzialmente un soggetto passivo che riceveva informazioni o le pubblicava, senza avere troppe possibilità di generare interazione) e la rivoluzione che ha portato alla nascita di blog, reti sociali e altri strumenti correlati.
Web 2.0, quindi, è costituito da piattaforme per la pubblicazione di contenuti, come Blogger, reti sociali, Facebook, servizi come wiki (wikipedia) e portali di hosting di foto, audio o video (Flickr, Youtube.). L'essenza di questi strumenti è la possibilità di interagire con il resto degli utenti o di contribuire con contenuti che arricchiscono l'esperienza di navigazione.
È importante tenere presente che non esiste una definizione precisa di Web 2.0, anche se può essere possibile stabilirla impostando alcuni parametri. Un sito web che si limita alla visualizzazione di informazioni e che non viene nemmeno aggiornato fa parte della Generazione 1.0.
Quando invece le pagine offrono un livello significativo di interazione e si arricchiscono dei contributi degli utenti, si parla di Web 2.0.
È bene ricordare che le differenze tra la prima e la seconda era del Web non si basano su un cambiamento tecnologico dei server, anche se ovviamente c'è stato un progresso significativo nell'hardware; sono l'approccio al Web, gli obiettivi e il modo in cui gli utenti hanno cominciato a percepire l'informazione in tempo reale che caratterizzano questo nuovo millennio, avvenuto in modo silenzioso ma rapido.
Prima di allora, Internet era un universo di dati per lo più statistici, una fonte di riferimento rivoluzionaria che ha attirato milioni di persone a contemplarla passivamente. Anche se i forum e le chat sono del Web 1.0, erano molto diversi dai siti tradizionali (come lo sono oggi); navigare era come visitare un grande centro commerciale, con innumerevoli negozi, dove era possibile acquistare prodotti, ma non modificare le vetrine.
Con lo sviluppo del Web 2.0, il fenomeno social ha cambiato per sempre il nostro rapporto con l'informazione, soprattutto perché ci ha reso parte di essa: Attualmente, una notizia su una manifestazione contro gli abusi sugli animali non è completa senza mostrare quanti utenti di Facebook l'hanno letta e apprezzata, quale percentuale di lettori è favorevole al movimento, e ai commenti, che spesso forniscono dati importanti o segnalano errori.
Come ogni altra innovazione nella storia dell'umanità, la democrazia associata al Web 2.0 ha avuto un serio impatto sui media tradizionali, specialmente quelli che non sono stati capaci di adattarsi a questa nuova ondata di libertà. L'ultimo decennio ha visto la nascita di diversi giornali e riviste indipendenti che sono riusciti ad affermarsi e ad ottenere un grande successo in tutto il mondo, in contrasto con il declino dei vecchi colossi.
Non è facile per i giornalisti accettare che in un articolo che ha richiesto anni di ricerca e preparazione, gli utenti abbiano il diritto di insultarli e denigrarli, minare le loro famiglie o applicare fotomontaggi sulle loro spalle; ma queste sono alcune delle conseguenze negative del Web 2.0, e solo accettandolo ed evitando astutamente gli abusi è possibile raggiungere il successo senza morire nel tentativo.
Alcuni esperti associano il Web 3.0 al Web semantico, che consiste nell'inserimento di metadati semantici o ontologici (che descrivono il file di contenuto e le relazioni tra i dati) in modo che possano essere tracciati dai sistemi di elaborazione.