Termometro

Prima di tutto, procediamo a determinare l'origine etimologica del termine termometro che ora ci interessa. In questo senso possiamo stabilire che è composto da due parole chiaramente delimitate: la parola greca thermos, che può essere tradotta come "caldo", e la parola greca metron, che è sinonimo di "misura".

Un termometro è uno strumento per misurare la temperatura. I più popolari consistono in un bulbo di vetro che include un piccolo tubo capillare; questo contiene mercurio (o altro materiale con un alto coefficiente di espansione), che si espande secondo la temperatura e permette di misurarla su una scala graduata.

Il termoscopio inventato da Galileo Galilei nel 1592 è considerato il predecessore del termometro. Questo dispositivo aveva una sfera di vetro cava e un tubo saldato ad essa, e veniva utilizzato per misurare i cambiamenti di temperatura dovuti alla contrazione o all'espansione di una massa d'aria.

Integrando la graduazione numerica nel termoscopio, nacque il termometro. Nel 1714, Gabriel Fahrenheit creò il suddetto termometro a mercurio. Questo scienziato è anche il creatore della scala termometrica Fahrenheit, che divenne l'unità di temperatura nel sistema anglosassone di unità. La scala più comune, tuttavia, è quella Celsius, dal nome di Anders Celsius.

Il pirometro, invece, è un termometro che permette di misurare la temperatura di una sostanza senza essere in contatto con essa. Si basa sulla distribuzione della radiazione termica.

Tuttavia, ci sono molti altri tipi di termometri. Per esempio, i termometri digitali sono diventati i più usati nelle case perché sono semplici, veloci e non inquinanti. Quest'ultima ragione si spiega con il fatto che non contengono mercurio all'interno.

Allo stesso modo, non possiamo trascurare l'esistenza dei termometri clinici. Questi possono essere di due tipi, digitali o a mercurio, e sono quelli utilizzati in diversi centri sanitari per misurare la temperatura corporea dei pazienti.

A tutti questi potremmo aggiungere i termometri massimi, che sono responsabili della registrazione delle temperature massime; i termometri minimi, che fanno lo stesso con la temperatura più bassa; e i termometri differenziali. Questi ultimi sono utilizzati per misurare piccole differenze di temperatura.

Ci sono anche termometri da cucina che sono molto utili perché servono a determinare la temperatura a cui si trovano certi alimenti. Questo ci aiuterà, in molti casi, a sapere se un piatto che abbiamo fatto ha bisogno di più tempo nel forno o se è alla giusta temperatura.

Ci sono altri tipi di termometri che funzionano sulla base della resistenza elettrica, della forza elettromotrice o dei cambiamenti in un gas, per esempio.

I termometri hanno molti usi. La grande varietà di strumenti ha la sua logica secondo i diversi usi del dispositivo. Ci sono termometri che vengono utilizzati nella produzione industriale e devono resistere a temperature molto alte. I classici termometri a mercurio, invece, sono utilizzati per misurare la febbre.