Razzismo

Il razzismo è un sentimento o comportamento che consiste nell'esacerbazione del senso razziale di un gruppo etnico. Questo di solito si manifesta come la denigrazione di un altro gruppo ed è una forma di discriminazione.

Il razzismo può essere pensato come una dottrina antropologica o politica che include la persecuzione di gruppi etnici considerati inferiori. Questo è quello che è successo con la Germania nazista o il Ku Klux Klan negli Stati Uniti.

Lo sterminio dei gruppi presi di mira o l'annullamento o la diminuzione dei diritti umani delle persone discriminate sono tra gli obiettivi e le conseguenze del razzismo. Per molti anni in Sudafrica, la maggioranza nera è stata sottomessa alla minoranza bianca. Il razzismo si manifestava in tutti gli aspetti della vita quotidiana. Questo fenomeno di segregazione razziale, noto come apartheid, includeva posti speciali per i neri sugli autobus, negli ospedali e nei parchi pubblici.

È comune che il razzismo sia giustificato da teorie pseudo-scientifiche o che si basi sulla manipolazione di dati statistici. Un esempio di questo è sostenere la superiorità della razza bianca sulla base dei suoi risultati accademici, senza tenere conto che i bambini neri spesso soffrono di problemi sociali che impediscono loro di raggiungere il loro pieno potenziale. Indipendentemente dalla razza, una persona che non è adeguatamente nutrita, che non ha accesso ai servizi sanitari e che vive in una casa povera non può utilizzare tutte le sue facoltà per ottenere risultati soddisfacenti a scuola.

Si noti che il razzismo può essere collegato ad altre manifestazioni di odio, come la xenofobia (ostilità verso gli stranieri), l'antisemitismo (persecuzione degli ebrei) o l'omofobia (attacco agli omosessuali).

Ku Klux Klan: triste paradigma del razzismo

Ku Klux Klan è il nome dato a diversi gruppi di estrema destra situati in Nord America, che furono fondati nel secolo scorso, subito dopo la fine della Guerra Civile. Questa setta malefica sostiene tutte le forme di razzismo, come la xenofobia, l'antisemitismo e l'omofobia, ma è particolarmente nota per il suo odio verso la razza nera. Le sue pratiche per comunicare le sue idee includono attacchi terroristici, rapine a mano armata e atti simbolici come bruciare croci.

Fin dall'inizio della sua storia, nella seconda metà del 1865, il Ku Klux Klan basò il suo funzionamento sulla violenza, e non fu attivo a lungo; mezzo decennio dopo, un movimento contro di esso portò al suo primo scioglimento, che si concretizzò nell'omonimo Civil Rights Act. Tuttavia, il 1915 vide l'inizio della seconda generazione del Klan, che aveva un'organizzazione più sofisticata, compresa l'adesione formale e un'espansione a livello nazionale fino a quasi cinque milioni di partecipanti.

Mentre la seconda era del Klan godette di maggiore longevità della prima, il sostegno di alcuni membri alla Germania nazista a metà del XX secolo segnò l'inizio del suo declino. Molte organizzazioni hanno adottato lo stesso nome da allora, e tutte hanno in comune la natura spietata delle loro azioni, motivo per cui sono considerate gruppi di odio estremo. Il KKK originale, d'altra parte, non conta più di qualche migliaio di membri.

Negli ultimi decenni, numerosi autori hanno descritto le atrocità a cui il Klan ha sottoposto le sue vittime fin dalla sua nascita in una varietà di libri e film, e le sue azioni sono state ripudiate dal giornalismo in generale e da varie istituzioni pubbliche.