Orbita
L'orbita è la traiettoria di un corpo nello spazio dovuta all'azione gravitazionale delle stelle. Lo scienziato tedesco Johannes Kepler (1571-1630) fu il primo ad analizzare le orbite tramite calcolo matematico. Keplero postulò che le orbite dei pianeti del sistema solare sono ellittiche e fece notare che il sole non è il centro di queste orbite, ma uno dei loro fuochi.
Keplero affermò anche che la velocità orbitale di un pianeta non è costante in quanto dipende dalla distanza dal sole e trovò una relazione universale tra le proprietà delle orbite di tutti i pianeti che girano intorno al sole.
L'inglese Isaac Newton (1643-1727) diede altri contributi molto importanti alla comprensione del funzionamento delle orbite. La sua legge di gravitazione universale e le sue leggi del moto affermano che la somma delle forze è uguale alla massa moltiplicata per la sua accelerazione, mentre la gravità è proporzionale alla massa e inversamente proporzionale al quadrato della distanza.
In questo caso, dobbiamo stabilire che per studiare e analizzare un'orbita dobbiamo prendere in considerazione una serie di elementi che sono fondamentali per essa. Ci riferiamo quindi a questioni come l'eccentricità, l'inclinazione, l'argomento del perielio, l'anomalia media, il semiasse minore, la lunghezza del nodo ascendente o la vera anomalia.
C'è una grande varietà di orbite in base ai diversi criteri utilizzati per classificarle. Così, per esempio, se usiamo come punto di partenza quello che sarebbe il corpo centrale, troveremo quattro tipi fondamentali di orbite: lunare, terrestre, solare e marziana.
Tuttavia, se il criterio da utilizzare è l'insieme delle caratteristiche, dovremmo parlare di orbite ellittiche, inclinate, circolari, cimiteriali, eclittiche, sincrone, semisincrone...
Per la fisica, un'orbita è il percorso seguito da una particella sottoposta a campi elettromagnetici negli acceleratori di particelle e il percorso seguito da un elettrone attorno al nucleo di un atomo.
In anatomia, le orbite sono le cavità su entrambi i lati della faccia che ospitano i bulbi oculari. Di solito sono profondi tra i 42 e i 50 millimetri, con una larghezza di 40 millimetri alla base e un'altezza di 35 millimetri.
In aggiunta a tutto ciò, non possiamo trascurare l'esistenza di un gran numero di locuzioni verbali che usiamo nella nostra vita quotidiana e che fanno uso del termine orbita che stiamo analizzando. Questo sarebbe il caso dell'espressione "essere in orbita". Significa che una persona è coinvolta in una determinata questione o è convenientemente informata su di essa.
D'altra parte, abbiamo la locuzione verbale "poner en órbita" che ha due significati. In primo luogo, significa che una persona sta vivendo un periodo di popolarità e in secondo luogo, che un particolare satellite è stato lanciato nello spazio.