Nomenclatura
Dal latino nomenclatūra, la nomenclatura è una lista di nomi di persone o cose. In biologia, la nomenclatura è una sottodisciplina della tassonomia che si occupa di regolare i nomi dei taxa. Questo evita la confusione e facilita l'organizzazione della conoscenza scientifica.
La nomenclatura chimica è l'insieme delle regole usate per nominare combinazioni di elementi e composti chimici. Come nel caso della nomenclatura biologica, esiste un'autorità internazionale incaricata di stabilire queste regole.
In questo campo dobbiamo sottolineare il fatto che l'origine della suddetta nomenclatura si trova in un documento che fu presentato e pubblicato alla fine del XVIII secolo. In particolare, era il 1787 quando fu pubblicato il "Méthode de nomenclature chimique".
Diversi scienziati furono incaricati di creare quello che si basava sulla composizione degli elementi chimici che ne erano i protagonisti. In particolare, questi chimici erano Louis-Bernard Guyton de Morveau, Antoine-François de Fourcroy, Claude Louis Berthollet e Antoine Lavoisier. Una è la nomenclatura per i composti inorganici e l'altra per i composti organici.
La prima di queste, comunemente conosciuta come il "Libro Rosso", si basa su due criteri fondamentali quando si tratta di nominare i composti. Da un lato, si tiene conto del numero di elementi chimici che li compongono, e dall'altro, della funzione chimica che svolgono.
Il secondo sistema di nomenclatura, quello dei composti organici, si suddivide in diversi altri sistemi: quello radico-funzionale, additivo, di sostituzione, di sostituzione o moltiplicativo. Ci sono anche altri che sono classificati come speciali.
Entrambi questi due sistemi generali di nomenclatura chimica sono governati dalle regole imposte dall'Unione internazionale di chimica pura e applicata (IUPAC).
I codici delle merci del sistema doganale comune dell'Unione europea (UE) sono conosciuti come la nomenclatura combinata. Questa nomenclatura è stata adottata nel 1987.
Nomenklatura sovietica o nomenclatura è un concetto usato per nominare l'élite dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) che gestiva la burocrazia statale. La nomenklatura occupava le massime posizioni amministrative e godeva dei privilegi derivanti dalle sue funzioni.
La nomenklatura iniziò come una lista di lavori con alte responsabilità che dovevano essere eseguiti dai membri del partito comunista. Con il tempo, la parola venne usata per riferirsi alle persone che ricoprivano quelle posizioni ed eseguivano i lavori. Essere parte della nomenklatura, quindi, implicava una certa funzione nell'apparato statale e vari benefici sociali.
Numerosi pensatori sovietici criticarono la nomenklatura perché andava contro l'essenza del comunismo costituendo una classe privilegiata all'interno di quella che, in teoria, avrebbe dovuto essere una società di uguali.